Per valutare se è necessario considerare anche l'analisi del secondo ordine in un'analisi dinamica, il coefficiente di sensibilità della deriva dell'interpiano θ è fornito nella EN 1998-1, punti 2.2.2 e 4.4.2.2. Può essere calcolato e analizzato con RFEM 6 e RSTAB 9. Il coefficiente θ è calcolato come segue:$$\mathrm\theta\;=\;\frac{\displaystyle{\mathrm P}_\mathrm{tot}\;\cdot\;{\mathrm d}_\mathrm r }{{\mathrm V}_\mathrm{tot}\;\cdot\;\mathrm h}\;$$
The Steel Joist Institute (SJI) previously developed Virtual Joist tables to estimate the section properties for Open Web Steel Joists. These Virtual Joist sections are characterized as equivalent wide-flange beams which closely approximate the joist chord area, effective moment of inertia, and weight. Virtual Joists are also available in the RFEM and RSTAB cross-section database.
Per la verifica allo stato limite ultimo, EN 1998-1 Sezione 2.2.2 e 4.4.2.2 [1] richiede il calcolo considerando la teoria del secondo ordine (effetto P-Δ). Questo effetto può essere trascurato solo se il coefficiente di sensibilità al drift dell'interpiano θ è inferiore a 0,1. Il coefficiente θ è definito come segue:$$\mathrm\theta\;=\;\frac{\displaystyle{\mathrm P}_\mathrm{tot}\;\cdot\;{\mathrm d}_\mathrm r }{{\mathrm V}_\mathrm{tot}\;\cdot\;\mathrm h}\;(1)$$mitθ = coefficiente di sensibilità alla deriva interpianoPtot = carico gravitazionale totale al piano e al di sopra del piano considerato, considerato in la situazione di progetto Terremoto (vedi equazione 2) dr = deriva reciproca del piano determinata come differenza degli spostamenti orizzontali dS nella parte superiore e inferiore del piano considerato, per questo, gli spostamenti sono determinati utilizzando lo spettro di risposta di progetto lineare con q = 1.0Vtot = carico sismico totale del piano considerato utilizzando lo spettro di risposta lineare di progettoh = altezza del piano
Proprio come in RFEM Display Navigator, è possibile impostare la distribuzione delle forze interne nelle superfici in RF-STEEL Surfaces. Da das Ergebnis einer FEM-Berechnung immer Verformungen sind, werden entsprechende Schnittgrößen darüber rückgerechnet. Das bedeutet, dass an einem FE-Element je nach Beschaffenheit (Dreieck oder Viereck) an drei oder vier Stellen Schnittgrößen berechnet werden. Um durchlaufende Schnittgrößen und damit einen weichen Verlauf erhalten zu können, müssen diese interpoliert werden. Diese Interpolation kann dann über die Einstellung "Verlauf der Schnittgrößen" innerhalb Flächen gesteuert werden.